Povera Befana, di questi tempi avrà pure timore ad arrivare di notte in zona rossa con coprifuoco, almeno facciamole trovare un piatto appetitoso e salutare! Cominciare bene l’anno a tavola è propriziatorio e scaramantico, un anno sul quale tutti puntiamo per la nostra salute e per quella del pianeta, faccende come sappiamo strettamente connesse.
Sta a noi con comportamenti virtuosi, a cominciare dalla tavola, perché no. Quello che scegliamo per la nostra alimentazione è un piccolo ma importante contributo per il cambiamento, e se a farlo in modo giusto saremo in tanti potremo influire sui comportamenti produttivi.
Fare l’elenco delle cose che si devono e non si devono fare rischia di essere noioso e ripetitivo, ma quando andiamo a fare la spesa, iniziamo a chiederci tutte le volte se quello che stiamo per acquistare è buono e giusto per noi, se è stato prodotto nel rispetto dell’ambiente, degli animali, e dell’etica più in generale, che già è un buon approccio. La fretta in cui siamo sempre stati costretti a vivere non ci ha mai dato il tempo di riflettere su questo, è vero, ma questa non può più essere una scusa.
La fretta fa commettere errori e in più crea l’ansia che fa male alla salute. Rallentiamo, che inizierà ad andare tutto meglio.
A tavola poi andar di fretta è sciocco, non ti gusti neanche quello che hai nel piatto, e dopo tutto il tempo che hai dedicato per prepararlo è un peccato non prendersi il tempo necessario per goderne .. un’ora per preparare, un minuto per mangiare, brutto brutto assai!
Tagliatella rosa per la Befana, mi pareva un bel tributo, avevo per l’appunto delle rape rosse già lessate in frigo che aspettavano di essere utilizzate in qualche ricetta. Perché le rape rosse con il loro potere colorante sono adatte per varianti di tante preparazioni classiche e rendono il piatto davvero bello oltre che saporito. Ma il loro potere va ben al di là del cromatismo, sono in verità delle vere e proprie pillole di salute. Ricche di fibre e vitamine, fra le quali quelle del gruppo B utili per la salute del sistema cardiocircolatorio, nonché di sali minerali in abbondanza, come tutti gli ortaggi rossi ricchi di antociani, dall’azione antitumorale.
Il gusto piuttosto dolce della rapa rossa o della barbabietola, comunque la si voglia chiamare, suggerisce l’abbinamento con ingredienti sapidi o addirittura aciduli, per ottenere un gusto complessivamente equilibrato. Quello che vi propongo nella ricetta l’avevo già sperimentato lo scorso anno in una altra preparazione simile, dove il posto della tagliatella rosa era stato occupato da un risotto alla rapa rossa con un ottimo risultato. Vi invito a provare anche quella perché il colore che otterrete a fine cottura è veramente strabiliante ed è forse il piatto che preferisco per gustare al meglio questo curioso ortaggio.
Ma adesso rimbocchiamoci le maniche.
Tagliatella di rapa rossa al caprino, mandorla e scorza d’arancia
Ingredienti per 4 persone
per la pasta
300 gr di farina biologica
2 uova km zero
100 gr di barbabietola lessa km zero
3 pizzichi di sale
per la salsa
300 gr di caprino fresco
1 scalogno
1/2 bicchiere di latte, circa
la scorza di 2 arance siciliane bio
30 gr di mandorle siciliane bio
Primo suggerimento di lavoro: che decidiate di comprare la rapa rossa, sbucciarla e lessarla, o che l’acquistiate già lessata, munitevi di guanti in lattice! Come dicevo poc’anzi possiede una forte azione colorante e se non volete ritrovarvi le mani completamente rosse, proteggetevi, sia per sbucciarle sia semplicemente per lavorare l’impasto.
Con la farina fate la fontana, spargete il sale sul bordo, sbattete le uova al suo interno e iniziate con una forchetta ad amalgamare per formare l’impasto. Appena le uova saranno inglobate in metà della farina, aggiungete la rapa rossa precedentemente ridotta in crema con il frullatore a immersione. Amalgamate il tutto incorporando tutta la farina nell’impasto e lavoratelo con le mani per una decina di minuti. Potrebbe accadere, a causa dell’eccessiva umidità della crema di rape rosse, che l’impasto risulti troppo bagnato, appiccicoso e poco lavorabile. In questo caso sarà necessario inglobare altra farina a poco a poco fin che l’impasto risulterà sufficientemente asciutto ed elastico. Dopo averlo lavorato con le mani mettetelo a riposo sulla spianatoia coperto con una ciotola per circa un’ora.
Nel frattempo preparate la salsa. In una larga padella fate imbiondire nell’olio lo scalogno tritato fine assieme a metà della scorza di arancia tritata, quindi aggiungete il caprino fresco e fatelo completamente sciogliere. Aggiungete il latte quanto basta per rendere la salsa piuttosto fluida. Tritate grossolanamente le mandorle e tostatele con un filo d’olio in un padellino antiaderente.
Dividete l’impasto in due pezzi e tirate la sfoglia a matterello o con la macchinetta per la pasta fino allo spessore 5. Lasciatela ad asciugare infarinata per una decina di minuti, quindi fate le tagliatelle a macchinetta o a mano della larghezza di un cm.
Calatele nell’acqua salata in ebollizione e dopo due minuti scolatele, e mantecatele in padella nella salsa con fuoco al minimo.
Fate le porzioni nei piatti di portata e guarnite con mandorle tostate e scorza d’arancia.
Mi raccomando, non sbagliate i tempi … la Befana vien di notte!