Siamo in estate, ormai fuori dall’emergenza #iorestoacasa e pronti a organizzare apericene per rivedere gli amici finalmente in modalità “live”, così vi propongo un fingerfood collaudato pochi giorni fa in una di queste occasioni, appunto.
Le temperature sono già salite, ancora non come lo scorso anno, e speriamo non accada, che in luglio era decisamente pesante. Perciò che vi suggerisco uno sfizio freddo che fa da antipasto e che mette di buon umore prima di sedersi a tavola con gli amici, rigorosamente accompagnato da un bianco secco o da una bollicina doc … era venuto così bene da definirlo FingerGood!
La base dell’impasto è composta da ricotta vaccina e caprino morbido, di seguito leggerete le proporzioni, ma direi che con questa base è possibile inventare di tutto per connotare queste piccole praline come piace a voi.
In queste ho voluto dare l’impronta del mare dell’Arcipelago Toscano, aggiungendo i deliziosi Gamberi Rosa e che sono l’unico ingrediente da cuocere velocemente prima di unirlo all’impasto.
A contrastare il dolce dei gamberi ci hanno pensato, nella giusta dose, dei capperi sotto sale. infine una nota verde fresca di un po’ di prezzemolo tritato e poco pan grattato per regolare la densità e rendere l’impasto lavorabile. Alla panatura finale delle praline è andato il compito di conferire la croccantezza irrinunciabile, così per le mie ho scelto semi di sesamo tostato, ma certamente risulteranno altrettanto interessanti panature con trito di mandorle o pinoli.
Praline di Caprino al Gambero Rosa
ingredienti per circa 60 praline di 3 cm di diametro
gr 250 di ricotta vaccina
gr 320 di caprino morbido
gr 350 di gamberi rosa
gr 80 di capperi sotto sale
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
2-3 cucchiai di pan grattato
3 cucchiai d’olio evo
2 spicchi di aglio fresco
1 noce di burro
1/2 tazzina di vino bianco secco
sale e pepe q.b.
12 cucchiai di semi di sesamo
Iniziate dalla cottura dei gamberi rosa. In una larga padella con un cucchiaio d’olio evo e un trito d’aglio fresco (adesso si trova, altrimenti secco), saltate a fuoco medio i gamberi per cinque minuti, salate quanto basta, aggiungete il vino bianco, fatelo sfumare altri 3 minuti e aggiungete il burro. Non appena vedete che i gamberi schiariscono il loro colore, saranno cotti. Spegnete la fiamma e lasciate intiepidire, quindi sgusciateli, e togliendo la testa strizzatela per ricavare il liquido saporito. Togliete le impurità e conservate il poco liquido di cottura. Tagliate grossolanamente i gamberi a coltello e uniteli di nuovo al loro liquido di cottura.
In una ciotola mescolate bene la ricotta, preventivamente scolata dal siero se ve ne fosse, e il caprino. Unite i gamberi con il loro liquido di cottura, i capperi preventivamente dissalati sotto acqua corrente e tritati, il prezzemolo tritato e una bella macinata di pepe nero. Mescolate bene l’impasto ottenuto. Non è necessario aggiungere sale data la presenza dei capperi, di per sé sapidi e del caprino anch’esso discretamente saporito, in ogni caso questo è il momento dell’assaggio.
A questo punto dovete valutare la densità dell’impasto, in genere risulta troppo morbido se non altro a causa del liquido di cottura dei gamberi. Nel mio caso sono stati sufficienti due cucchiai di pangrattato per rendere l’impasto quel tanto più compatto per poter iniziare a fare le praline. Ma prima di iniziare tostiamo i semi di sesamo in un padellino antiaderente a fiamma bassa e senza l’aggiunta di olio. Girare con un mestolo continuamente fino che vedrete i semi prendere un leggero colore ambrato e sentirete emanare un profumo di tostato.
E ora facciamo le praline. Preparate i semi di sesamo stesi sul piano di lavoro. Prendete un cucchiaino di impasto e formate tra i palmi delle mani la pralina (se preferite usando guanti di lattice) che dovrà risultare massimo di 3 cm di diametro. A questo punto impanatela completamente nei semi di sesamo … beh la prima assaggiatela che fa troppa gola!
Proseguite fino alla fine dell’impasto, dovrebbero venire circa 60 FingerGood, quindi direi che una dozzina di ospiti li fate stare ben bene.
A meno che non ve ne mangiate troppe mentre le state facendo!