In questo strano periodo di stop totale alle attività di ogni tipo e di segregazione forzata in casa, la natura non si ferma affatto anzi sembra riprendersi lo spazio che gli è stato sottratto. Grazie al traffico ridotto al minimo e al conseguente inusuale silenzio, gli animali selvatici scendono in città, pur inconsapevoli del rischio che corrono.
L’aria è finalmente respirabile e viene da porsi tante domande. Prima fra tutte, riusciremo a cambiare un po’ il nostro stile di vita a favore di uno un po’ più sostenibile? Riusciremo a ristabilire un equilibrio con l’ambiente che è la nostra fonte di vita?
La campagna adesso sembra che sprigioni più forza vitale, ma forse è solo perché anche qui non c’è nessuno in giro, gli uccelli cantano più volentieri e si avvicinano di più a noi. Le Rondini sono già tornate numerose e mettono allegria. Non riusciamo però ad individuare l’origine di un suono che finora non abbiamo ancora sentito se non sporadicamente da non farci caso e che proviene dal bosco oggi con frequenza sempre più insistente e quotidianamente avvicinarsi sempre più… sembra il rumore del motore di un decespugliatore che non vuole avviarsi, ma non può essere, chi mai dovrebbe voler decespugliare nel bosco e proprio adesso! Allora ci facciamo persuasi che possa essere un uccello e iniziamo a fare una ricerca su internet. Dopo aver ascoltato la riproduzione di non so quanti canti di uccelli – ma tanto il tempo lo dobbiamo pur passare bene – eccolo, trovato! Il suono è proprio quello, il Picchio Rosso Maggiore mentre tambureggia sul tronco, un uccello dal piumaggio bellissimo come potete vedere, peccato non essere ancora riuscito a scorgerlo, ma siamo già molto contenti di sapere che c’è anche lui a farci compagnia.
Intanto, approfittando di abitare in un posto così, in questo periodo facciamo gran raccolta di Asparagi Selvatici, particolarmente abbondante per via dell’assenza di altri abituali cercatori che non si possono muovere dalla città. Non ci sentiamo per niente in colpa e ci godiamo questo fortunato frangente, in condimenti per risotti, paste all’uovo, frittate & co.
Non che ci si annoi a mangiare sempre le stesse cose specialmente se buone, ma tanto per uscire dai soliti schemi, e con il tempo a disposizione che non manca, ho pensato di fare questi tortelli che adesso vi vado a descrivere.
Gli asparagi selvatici hanno un gusto fantastico, chi li ha provati sa cosa intendo, molto più intenso per quanto sono piccoli rispetto ai tradizionali coltivati, ma comunque pur sempre delicato, perciò è bene stare attenti a non sovrastarlo con ingredienti dal gusto troppo protagonista. In questa ricetta li ho utilizzati nel ripieno dei tortelli e alcuni adagiati sulla salsa a base di patate e porri. Ho voluto poi aggiungere delle gocce di peperone, con scopo decorativo e come gusto di contrasto, ma in poca quantità per la necessaria cautela sopra descritta. Ecco ingredienti e procedimento.
Tortelli agli Asparagi Selvatici in crema di patate e porri
con gocce di peperone rosso
Ingredienti per 4 persone (circa 36 tortelli)
per la sfoglia
100 gr di farina
1 uovo
1 pizzico di sale
per il ripieno
100 gr di ricotta di pecora
80 gr di asparagi selvatici
25 gr di parmigiano grattugiato
la scorza di mezzo limone
sale e pepe nero q.b.
per la salsa
100 gr di patate
100 gr di porro
1 bicchiere di latte
olio evo q.b.
10 gr di burro
sale q.b.
per la decorazione
20 punte di asparagi selvatici
1 peperone rosso, scalogno, olio evo e sale q.b.
Fare l’impasto per la sfoglia con farina, uovo e un pizzico di sale, Amalgamare bene gli ingredienti e lavorare l’impasto fino a renderlo elastico e omogeneo. Raccoglierlo a palla e lasciarlo riposare un’ora coperto da una ciotola rovesciata.
Preparare il ripieno iniziando a mondare gli asparagi della parte dura alla base quindi scottarli in acqua salata al dente. Tenere da parte una ventina di punte per la decorazione del piatto.
Tritare gli asparagi e formare il ripieno unendo a questi la ricotta, il parmigiano, la scorza di limone, una bella macinata di pepe e infine regolare il sale.
Preparare la salsa lessando bene le patate sbucciate e tagliate a dadi grossi e stufando i porri tagliati a fette in un po’ di olio evo. Quindi in un contenitore alto ridurre in crema patate e porri con il frullatore a immersione, assieme al latte. Regolare il sale e la densità (deve essere una crema fluida) aggiungendo eventuale altro latte, quindi scaldare in un pentolino aggiungendo il burro e facendolo fondere.
Preparare la crema di peperone rosso, sbruciacchiandolo sulla fiamma per rimuovere la pelle, quindi stufarlo in un padellino assieme allo scalogno e a poco olio evo. Regolare il sale e frullarlo riducendolo a crema e aggiungendo acqua necessaria a renderlo fluido. Ne servono solo poche gocce perciò il preparato sarà utilizzato per altra ricetta o come salsa per una pasta.
Tirare la sfoglia via via con spessore più sottile fino al livello 6 della macchina tradizionale per la pasta.
Tagliare quadrati di cm 6×6 e mettere al centro mezzo cucchiaino di ripieno, quindi uno ad uno chiuderli a triangolo bagnando preventivamente i bordi. Poi formare i tortelli unendo i due angoli a 45° bagnandoli preventivamente, quindi girare verso l’esterno il terzo angolo. Adagiarli via via sul piano di lavoro dove sarà stata sparsa della semola.
Cuocerli in acqua salata in ebollizione per 1 minuto circa.
Impiattare adagiando mezzo romaiolo di crema di patate e porri ben caldo sul fondo della scodella, quindi 5 tortelli inframezzati dalle punte di asparagi selvatici, infine colare qualche goccia di peperone rosso … e ce ne sono ancora per un inevitabile bis!
Peccato che la stagione degli asparagi selvatici è disastrosamente corta!