Continuano gli incontri all’Accademia dei Georgofili di Firenze su “I Territori della Toscana e i loro prodotti”, partiti su iniziativa dell’Accademia e ANCI Toscana e con il patrocinio di Unicoop Firenze, e che vedono sempre un’ampia partecipazione di cittadini interessati a conoscere le produzioni di eccellenza della nostra regione.
In questi interessanti incontri, dopo la presentazione del territorio da parte dei rappresentanti istituzionali delle varie aree, e da parte di ricercatori delle diverse sedi regionali dell’Università degli Studi degli aspetti del marketing e degli aspetti salutistici dei prodotti, sono i produttori stessi, veri attori sul territorio, a raccontare la loro esperienza e a comunicare la grande passione che mettono in un lavoro, non sempre privo di ostacoli.
Si tratta spesso di piccoli produttori che si fanno carico di proseguire una tradizione nel tramandare alle nuove generazioni quel sapere che altrimenti andrebbe perduto. E fa piacere proprio vedere come molti giovani, in continuità con l’attività di famiglia o lanciati in una nuova avventura, si impegnino e scommettano su una attività aggiungendo innovazione e creatività.
Naturalmente sono solo una piccola rappresentanza delle eccellenza dell’area, quella presente agli incontri, ma sono di stimolo al pubblico presente e appassionato di buon cibo e turismo eno-gastronomico per muoversi poi in autonomia e andare verificare sul territorio per arricchire la conoscenza. Complice senza dubbio la degustazione finale dei prodotti guidata dai produttori stessi!
In due recenti giornate erano di scena due grandi aree della nostra regione, La Valdichiana e l’area nord della Maremma.
In Valdichiana, metà senese e metà aretina, ci siamo passati tutti molte volte, purtroppo a gran velocità sull’autostrada A1 che collega nord e sud d’Italia, ma chi si è preso il tempo di percorrere con lentezza il vasto territorio l’ha apprezzato certamente sotto gli aspetti migliori. E forse ha conosciuto la carne della razza Chianina, la più grande e una delle più antiche, oggi garantita dal marchio IGP, o magari la Cinta Sense, suini dall’allevamento semi brado. Sicuramente non è sfuggita la grande produzione enologica che va dal Nobile di Montepulciano, famoso vino a prevalenza di Sangiovese, al Cortona DOC, giovane consorzio di produttori che caratterizzano il loro vino con l’utilizzo del Sirah.
Ma la zona è famosa anche per l’Aglione, quell’aglio gigante dal caratteristico aroma al tempo stesso delicato e piccante, che fa unici i piatti tipici della zona. Non manca neanche qui una produzione di Olio EVO DOP e IGP di grande qualità in forza degli aspetti climatici e di terreno particolarmente favorevoli. Per non parlare di formaggi di latte vaccino e di pecora anch’essa allevata allo stato semi brado. Ma la Valdichiana è anche uno dei territori di produzione dei grani Bilancia, Centauro, Etruria, Mec, Mieti, pPandas e Serio, utilizzati nella produzione del Pane Toscano DOP, il pane tipico della nostra regione, oggi protetto da un disciplinare che vede l’utilizzo di lievito madre e grani di produzione locale. E della Mela Rugginosa della Valdichiana (PAT) e della Susina Mascina di Montepulciano (PAT), ne sapevate qualcosa? Appunto, quindi programmate una gita in questo territorio fantastico!
In una giornata successiva, la Maremma, estremità sud della Toscana nella provincia di Grosseto, territorio di mare e di terra, selvaggio ancora in tanta parte, con una fitta macchia mediterranea, terra ricca di borghi etruschi e medievali, e anche metà di vacanza estive per la presenza di bellissimi tratti di mare. In questo incontro è stata raccontata la parte nord relativa ai comuni di Castiglione della Pescaia, Follonica, Gavorrano, Scarlino, Montieri, Roccastrada, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo.
Io ci vado da sempre, in Maremma, perciò ho già avuto modo di conoscere in molte occasioni, il Carciofo di Pian di Rocca (PAT), tenero e dal colore verde intenso, o la Carne di razza Maremmana (PAT) da accompagnare magari a un Monteregio di Massa Marittima DOC. E a Massa Marittima è di notevole qualità anche una Cipolla. Di rilievo nella zona è anche la produzione di Latte d’Asina, che essendo molto simile al latte materno, è particolarmente gradito ai bambini. Se ci spingiamo poi nell’entroterra troviamo anche la Castagna (PAT) che per secoli ha sfamato intere popolazioni, e oggi materia prima di innumerevoli prodotti alimentari dai primi ai dolci.
Insomma anche qui un gran ricchezza tutta da scoprire sul posto, tra un tuffo in uno dei mari più belli della Toscana e una visita agli splendidi borghi arrocati sui poggi. Io nel frattempo, avendo ricevuto in dono da un piccolo produttore di Maremma una pappardella di grano antico Senatore Cappelli, l’ho messa insieme all’Aglione e a un Pecorino della Valdichiana dell’incontro precedente, e mi sono messo ai fornelli a fare quanto segue.
Pappardelle artigianali all’aglione, broccoli e pecorino
Ingredienti per 2 persone
160 gr di Pappardelle di Maremma di Grano Senatore Cappelli del Podere San Jacopo
uno spicchio di Aglione della Valdichiana (circa 40-50 gr)
un pugno di broccoli lessati al dente
30 gr di Pecorino stagionato a buccia rossa della Valdichiana
due cucchiai di olio evo nuovo raccolto
sale e pepe q.b.
In una padella con l’olio, stufare l’aglione tagliato a fette sottili, aggiungendo via via poca acqua per volta fino a che inizia diventare una crema. Aggiungere i broccoli tagliati a cimette, regolare il sale e far insaporire per 5 minuti. Unire infine due cucchiai di acqua calda e una bella macinata di pepe.
Cuocere le pappardelle di grano duro al dente e saltarli a fuoco vivace per 1 minuto nella padella con i broccoli all’aglione.
Impiattare e aggiungere il pecorino stagionato a scaglie.
Risultato? Un tripudio di gusto … con i prodotti dei territori toscani!