Ora mi si potrà dire: ma i ‘cche c’entra i’ ccupolone co i’ ttiramisù in questione? E ora ve lo spiego. Intanto lasciatemi dire che stavo per mollare e non partecipare a questo MTC61, primo perché di dolci proprio un sono appassionato, secondo perché come a i’ ssolito a corto di tempo. Ma allo splendido spunto di Susy May del blog coscinadipollo, non potevo resistere. Winner dell’MTC60, dove già ne abbiam viste di tutti i colori, ci va dentro con mirabile affondo nel suo post di lancio per questa 61esima tornata.
Ma come i’cche c’entra! Non volendo passare per blasfemo il che da queste parti si fa presto davvero, nel tirare in ballo la cupola del Duomo in merito a icone sexy, vi dirò innanzitutto che la mia versione di Tiramisù, è in omaggio alla sexytudine che nelle varie puntate del recentissimo serial televisivo “I Medici” fa da filo conduttore alla storia della più famosa dinastia dell’epoca.
Già la coraggiosa fierezza della Contessina de’ Bardi, consorte di Cosimo de’ Medici, la dice lunga in merito. Mirabile fra l’altro l’interpretazione dell’attrice. Ma son certo che l’avete visto, inutile quindi fare l’elenco degli incontri sui talami dei famosi banchieri con le bellissime e popolane fanciulle che ritmano il trascorrere del tempo allietando le pene causate da guerre, intrighi politici, congiure e omicidi efferati.
Ma i’ ccupolone i’ cche c’entra? Beh, in fondo ve l’avevo anticipato, che cosa c’entra, con quella immagine pubblicata su FB dove il lato B della nostra Cattedrale, colta in un pomeriggio dalla luce pastello, spiccava in tutta la sua prorompente bellezza e sensualità al tempo stesso con il suo Cupolone che si erge a simbolo della potenza dei Medici, e sul quale la nostra amica Marina ebbe giustamente a commentare “ha anche i colori di un Tiramisù”. Perciò datemi pure di blasfemo ma non mi dite che non avete mai fatto anche voi tale associazione! E non col tiramisù, ovviamente.
Bene, il mio “O Tiramisù!” ha fatto la stessa fatica a nascere né più né meno come il cupolone di Filippo Brunelleschi, che Cosimo volle fermamente per affermare la sua potenza, e poi le traversie economiche, la peste, e l’Albizi che approfittando del suo esilio politico fece rismontare, e via e via, in un tormentone da telenovela, e la cupola che intanto urlava appunto “O Tiramisù!” … finché ce la fece altrimenti non sarebbe lì ancora oggi e io non avrei potuto fare “O Tiramisù!”
Sì lo so di difetti ne ha, ma chiedete a i’ BBrunelleschi se l’è facile costruire una cupola!
Ho partecipato volentieri anche perché, come dicevo poc’anzi, non essendo appassionato di dolci in genere, devo confessarvi che non avevo mai fatto un tiramisù. Allora prima ne ho provato uno di quelli classici in pirofila, e siccome in fondo farlo l’è una bischerata, ho deciso di andare avanti e immaginarmene uno per la gara. L’ispirazione la m’è venuta proprio in quel pomeriggio con la luce soffusa che in piazza di ‘DDuomo ve lo potete immaginare vedevo icone sexy da tutte le parti.
Bischerata un tubo, l’è invece fare i Savoiardi, cosa che ho fatto, in versione mignon visto che dovevano entrare in un bicchiere. Come vedete dalla foto, sono come dire … “artigianali” ma a me mi son piaciuti un casino, fra l’altro l’erano di molto boni!
Ovvia, ecco la ricetta per “O Tiramisù!” per due con i Savoiardini homemade … per una cenetta tetta a tetta.
Le ricette sono quelle da tradizione, e in questo contesto come poteva essere diversamente?
“O Tiramisù!”
Ingredienti per i Savoiardini
55 gr di farina 00
25 gr di fecola di patate
60 gr di zucchero
1 uovo
15 gr di miele di acacia
i semi di mezza bacca di vaniglia
zucchero a velo
Ingredienti per due “O Tiramisù!”
i savoiardini di cui sopra
2 tazzine piene di caffè
250 gr di mascarpone
2 uova
2 cucchiai di zucchero
40 gr di cioccolato fondente amaro
50 gr di panna liquida
un piccolo chicco d’uva bianca
cacao amaro in polvere q.b.
Procedura per i Savoiardini
Separate l’albume dal tuorlo e montatelo con le fruste elettriche fino quasi a neve, quindi aggiungete un po’ di zucchero per volta, continuando a montare veloce fino a neve ferma.
Sbattete il tuorlo con il miele, quindi unite il composto alla chiara montata a neve usando una spatola con movimenti dal basso verso l’alto quindi unite nello stesso modo la farina e la fecola setacciate con i semi della bacca di vaniglia.
Riempite una sac-à-poche con bocchetta liscia da 7-8 mm e formate dei bastoncini lunghi circa 5-6 cm su una teglia coperta di carta forno e leggermente imburrata.
Spolverate con lo zucchero a velo la superficie e aspettate che sia assorbito.
Cuocete in forno statico già caldo a 180 gradi per i primi 3 minuti con lo sportello chiuso e poi per altri 4-5 minuti con lo sportello leggermente aperto. Sfornate e fate raffreddare completamente prima di rimuoverli dalla teglia.
Procedura per “O Tiramisù!”
Sciogliete in una ciotola a bagnomaria il cioccolato, e fate colare un mezzo cucchiaino di cioccolato fuso su un vassoio rivestito di carta da forno formando 8 dischi di circa 2 cm. Mettete in congelatore per 10 minuti per far solidificare i dischi che saranno i rosoni del basamento della cupola.
Separate gli albumi dai tuorli. Unite lo zucchero ai tuorli e mescolate bene energicamente con il cucchiaio, quindi unite il composto al mascarpone mescolando bene fino a che il composto risulta omogeneo. Montate a neve ferma gli albumi e incorporateli alla crema di mascarpone.
Inzuppate i Savoiardini con il caffè e sistemateli sul fondo dei bicchieri di vetro del diametro di circa 7 cm, versate sopra uno strato di crema di mascarpone e una spolverata di cacao. Proseguite con questa sequenza fino a riempire due terzi del bicchiere. Quindi posizionate gli 8 dischi di cioccolato sulla parete interna del bicchiere leggermente affondati nella crema affinché restino fermi in aderenza al vetro. Continuate poi con l’ultimo strato fino a riempire tutto il bicchiere e mettetelo nella parte più fredda del frigorifero. Riempite con la restante crema due stampi di silicone a semisfera del diametro di circa 7 cm e metteteli in congelatore per il tempo necessario a farli rassodare per poterli poi sformare.
Nel frattempo montate a neve ferma la panna liquida unendo mezzo cucchiaino di zucchero. Sformate dal silicone le semisfere di crema e posatele sulla sommità del bicchiere. Spolverate di cacao la cupola e soffiate via quello in eccesso. Mette la panna montata nella sac-a-poche con beccuccio a foro tondo di circa 3 mm e stendete la panna partendo dalla sommità della cupola fino al bordo bicchiere tra un disco di cioccolata e l’altro per formare le 8 “costole” marmoree della cupola. Formate sempre con la panna la lanterna della cupola e sistemate sulla sommità il piccolo chicco d’uva.
“O Tiramisù!” … con questa ricetta partecipo all’MTC61 del mese di novembre 2016
Ma allora posso dire di essere considerata la tua musa ispiratrice ! La cosa mi lusinga e non poco sopratuttissimamente perché quel grido mi era uscito dal cuore e i colori sussurravano: “eccomi, devi solo andare in cucina e la vittoria tua sarà ” …
beh devo ammettere che mi hai dato il “la” … io da parte mia inconsciamente il passo l’avevo fatto commentando sull’aspetto sexy del lato B della Cattedrale … insomma comunque vada ti sei guadagnata non so quanti tiramisù 😉
Ecco..se già Firenze la porto nel cuore adesso qui mi si prende per la gola! Bello bello bello! L’accostamento è perfetto! Sdoganati anche i dolci Kamp!
Grazie Marina <3 ... mi incoraggi verso la pasticceria, come verrà un dolcino con il pesce?
Oddio! Proprio con il pesce….ahahahahaha
Fabio ti adoro! Questa è davvero l’icona sexy dell’architetto!Ti posso capire: e poi diciamocela tutta, il cupolone gl’é sexy per davvero! Il tuo “O Tiramisù, é davvero originale, nessuno l’ha fatto a forma di cupolone. Il Sor Filippo di Brunelleschi gl’é fiero di te!!!
Sabrina grazie!!! Da colleghi ci s’intende … e visto che il cupolone un m’è riuscito di farlo qund’ero ‘n attività, lo fò ora di mascarpone!
Sei un grande!!!
Bello,bellissimo,ganza l’idea e ganza la realizzazione!
Grazie Francesca, e mi son pure divertito assai 🙂
Per fortuna hai partecipato alla fine! Originale che di più non si può! Grande!
ELisa ti ringrazio 🙂 alla fine ero contento anch’io e sarebbe stato un peccato fosse rimasta solo un’idea!
Direi buona la prima allora. Molto bello e ben realizzato, la cupola è bellissima.
Ma grazie … nulla da invidiare a quella di Brunelleschi, no? 🙂
Da quando ho iniziato a leggere il post mi domando quanto tu sia stato influenzato dalla tua (de)formazione da architetto. Bravo e divertente, la scrittura in fiorentino mi è piaciuta un sacco 😛
Grazie Dani!! Probabile sia stato influenzato dalla mia (de)formazione 🙂 o forse per invidia del capolavoro di Filippo il Brunelleschi … te la immagini alla prossima lezione di cucina per americani? Loro già son matti per il tiramisù standard, se glielo faccio fare a cupolone parte un WOW che lo sentono a Manhattan 🙂
icchè tu cerchi di più?? mi sembra Bello assai! oBBravo!
Grazie Ilaria!!
Ma è bellissimo davvero! Un omaggio alla Cupola d’idduomo e a tutta Firenze. Emozionante.
Grazie Alice … è stato impegnativo ma divertente, adesso è ibernato 🙂
Se il Brunelleschi lo vedesse e soprattutto lo mangiasse, che penserebbe? Forse sarebbe solo molto, molto felice. Grande!!!!
Chissà quanti se ne è mangiati all’epoca .. grazie Giovanna!!
Stupendo il tuo Cupolone del Brunelleschi!!!
Sei un grande, Kamp!!!!
Grazie Mapi!!
Un post troppo divertente così come gli elementi ispiratori e giustamente, la dritta della Musa, ma che musa sarebbe se non desse dritte?
Ci vuole un bel po’ di manualità per portare in fondo una tale opera architettonica. E per essere la prima volta, ti sei dimostrato grandioso come il tuo Cupolone!
BRavissimo Fabio. Bacione
Grazie Patrizia, un po’ di esperienza di statica delle costruzioni la dovrei avere 🙂 ma detto da te e ancora un complimento più grande, un abbraccio!!
La tua idea e realizzazione è davvero molto scenica, bravo e il post divertente.
Grazie Ilaria, non sono solito fare dolci, quindi contentissimo di tutti questi complimenti!!
Fabio sei un MITOOOO!!! e lo sapevo che non mi avresti delusa, anzi la tua cupola è sensuale abbestiaaaa! Credo che quasi quasi, il Medici avrebbe preferito questa tua cupola a quella del Brunelleschi.
Davvero originalissimo!
Grazie Susy!!! Eh penso anch’io, l’avessero scoperta prima si sarebbero sicuramente accontentati di quella dolce 🙂