Per un tema come questo, celebrativo di un piatto che io credo nel momento che sono qui a scrivere di sicuro nella penisola qualcuno lo sta facendo (MTCini esclusi!), non si può partecipare con una sola ricetta, quindi ecco la mia seconda!
Come sempre è cosa buona e giusta cucinare con i prodotti di stagione, e in questo momento ce n’è uno che amo particolarmente, avendone per mia fortuna a disposizione in quantità, i fichi, e che oltre alla gioia mi danno anche tanto lavoro in fatto di marmellate, ma ben vengano. Perfetto quindi anche per questo MTC59. Ho voluto anche poi utilizzare una spezia che nella variante in questione esprime particolari qualità e profumi, il cardamomo nero, che a differenza di quello tradizionale ha secondo me un particolare sentore di liquirizia che innamora. I frutti del cardamomo nero, all’interno dei quali si trovano i semi, possono raggiungere la dimensione di oltre 3 cm di lunghezza, ragione per la quale sono sufficienti 4 di loro per costruire questa ricetta per quattro. E approfitto dell’occasione per avvisare l’amica che me li ha portati da paesi lontani che non sono in riserva, ma di più!
Per gli gnocchi naturalmente seguo le precise istruzioni di Annarita Rossi del blog il bosco di alici, nella categoria gnocchi di patate tradizionali con farina bianca, ovvero quelli normali … è che noi con i nostri condimenti rischiamo sicuramente di far impazzire anche loro.
I fichi sono del tipo verdino quelli con la buccia fine e la polpa rosso intenso e molto dolce, a mio avviso i più buoni in assoluto. Ma i fichi chiamano le mandorle, prodotto di stagione pure loro fra l’altro, e con loro abbiamo formato un bel trio secondo me, manca solo quel che di sapido che ci può regalare ad esempio del pecorino toscano ben stagionato. Con questo quadro che mi pare completo mi metto al lavoro in questo modo.
Ingredienti per 4 persone
per gli gnocchi
600 gr di patate a pasta bianca vecchie
180 gr di farina 00
sale q.b.
per il condimento
200 gr di fichi verdini
30 gr di mandorle non sbucciate
4 frutti di cardamomo nero
60 gr di burro
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
50 gr di pecorino toscano stagionato
sale q.b.
Scegliete le patate di grandezza omogenea e mettetele a lessare coperte di acqua fredda. Saranno cotte al punto giusto dopo circa 40 minuti dall’inizio della bollitura, ma dipenderà dalla loro misura quindi dopo mezz’ora è bene controllare infilando uno stuzzicadenti nella polpa. Spellatele ancora calde, dividetele in pezzi e passatele dal passaverdure lasciando cadere la polpa sulla spianatoia infarinata. Allargate la pasta ottenuta per far prendere aria e asciugare l’eventuale eccesso di umidità e farla un po’ intiepidire per poterla poi lavorare a mano. Aggiungete un po’ di sale e poco per volta unite la farina alla pasta di patate fino a che otterrete un impasto liscio e omogeneo. A me è servita tutta la quantità indicata, ma questa può variare a seconda della diversa qualità delle patate e della farina.
A questo punto con la spianatoia sempre leggermente infarinata lavorate un pugno di impasto per volta, rollandolo per formare dei filoncini di circa 2 cm. per poi tagliarli in pezzi di circa 2 cm anch’essi. Passate adesso i cilindretti ottenuti sui rebbi di una forchetta per ottenere la classica rigatura su un lato e la buchetta dall’altro e che serviranno entrambi per accogliere bene il condimento. Via via che li fate lasciateli separati sulla spianatoia leggermente infarinata e una volta fatti tutti procedete subito alla cottura, e per questo motivo è bene aver già preparato il condimento come segue.
Tagliate via dai fichi il picciolo e il fondo, quindi tagliateli in 8 spicchi ciascuno. In una padella con il fondo pesante fate fondere il burro nell’olio a fuoco basso e quando inizia a sfrigolare unite le mandorle tagliate grossolanamente. Unite un pizzico di sale e quando vedete che il burro inizia a prendere leggero colore aggiungete i fichi tagliati a pezzi, i semi di cardamomo nero pestati a mortaio e spegnete il fuoco continuando a girare. I fichi cederanno un po’ del loro zucchero e si formerà una salsa cremosa. Preparate anche il pecorino stagionato tagliato a dadini molto piccoli.
Buttate gli gnocchi nell’acqua in ebollizione e salata e appena salgono in superficie tirateli su con la schiumarola e uniteli al condimento caldo nella padella.
Girateli con cautela per non romperli e serviteli nei piatti guarnendo la superficie con il pecorino stagionato.
Con questa ricetta partecipo all’MTC 59
Adesso sono curiosissima di assaggiare il cardamomo nero! Io possiedo solo quello verde, in discreta quantità, ma quello nero non l’ho mai visto neppure da lontano, altrimenti me lo sarei accaparrato di sicuro. 😉
Meravigliosi questi tuoi gnocchi, che mettono insieme ingredienti che si esaltano a vicenda e che vengono esaltati dalla base neutra delle patate.
Un’altra meravigliosa produzione firmata MTC, complimenti!
E rigrazieeee! Sai che non ci avrei scommesso prima di assaggiarli … quanti complimentoni, grazie davvero tanto, un caro saluto 😉
Anch’io ho ricevuto dalla stessa amica il cardamomo nero. Non sono ancora riuscita ad utilizzarlo. Prendo spunto, grazie!
Provalo.. secondo me sta anche anche con certi pesciolini, è davvero diverso dal cardamomo che conoscevo … prego!
Abbinamento particolare ma da provare!
Complimenti
Grazie Lisa, da provare davvero 🙂
Piatto davvero pieno di fascino (e non parlo del piatto di porcellana che trovo davvero bello…e qui parla la decoratrice!). I fichi così li avevo in campagna e so quanto siano dolci ma unirli alle mandorle e al pecorino di quelle zone (innamorata persa da quando l’ho assaggiato questa estate..) beh è stato un bell’ardire!
Ciao Marina! Il piatto, visto che da intenditrice l’hai notato, è di un servito della Richard Ginori databile anni ’50? Ma potrei anche sbagliare .. per la ricetta, beh i fichi ormai li ho accostati con tutto e hanno questa versatilità che non ti aspetti, ma con le mandorle sono in coppia nelle marmellate spesso, anche se a me nella marmellata di fichi piace solo la scorza di limone e poco zucchero… e buona serata!
Ho riconosciuto subito il piatto Ginori perchè li ha uguali mia mamma, la Ginori in casa è un’istituzione, addirittura mio papà ha una collezione di pezzi antichi. Il tuo abbinamento è coraggioso, confesso che ad una prima lettura sono rimasta un pò interdetta dal condimento che mi sembra troppo dolciastro anche con la nota del cardamomo nero che tuttavia è giusto una nota. Se non avessi poi visto il pecorino, ecco con una generosa manciata è un piatto tutto da assaggiare.
Grazie Annarita! Sì infatti il pecorino è essenziale per equilibrare la nota dolce dei fichi 🙂
Interessantissimi questi gnocchi di stagione… l’idea di abbinare fichi, mandorle e cardamomo in un piatto salato mi ispira moltissimo. Buoni!
Grazie! E il risultato era soddisfacente, ma non ci avrei giurato!!
Io amo i piatti che tendono al dolce, amo i fichi, amo il pecorino…e amo quel piatto! 😀
L’avevo già adocchiato sulla pagina FB e vedo che non sono stata l’unica. Se mai ci inviterai a cena (lo dico per dire eh…) ti converrà perquisirci le borse prima che andiamo via! 😀
Proposta davvero originale 🙂
Grazie Alice, lo sai che era davvero buono, anch’io non me l’aspettavo e non avrei giurato in anticipo che fosse da pubblicare, invece … spero davvero che si possa rilanciare l’incontro ancora in presenza di fichi sugli alberi! 🙂
E io mica li ho distribuiti a caso, quei semini preziosi!!!
Sapevo che ci avresti tirato fuori delle meraviglie e ogni volta ne ho la conferma.
Vedrai che la Befana te li riportera’, se fai il bravo… (e cominci a corrompermi con qualcuno di questi gnocchi 🙂
Ciò mi lusinga assai! E grazie anche di questo apprezzamento! … sono sicuro che ti piaceranno e ti corromperei volentieri, ma dobbiamo affrettarci perché l’ultimo cardamomo c’è ma i fichi non dureranno a lungo … a parte me ovviamente 😉
Mi sono goduta entrambe le tue ricette di gnocchi. Incuriosita, perché non ho ancora usato né il grano arso della prima, né il cardamomo nero di questa seconda. Non amo particolarmente i fichi, ma vado pazza davvero per le ricette salate con ingredienti dolci, quindi mi hai dato un’idea per usarli. Mi fido ciecamente!!! :-)))
Grazie Giovanna della tua fiducia e dei tuoi complimenti … vedrai che i fichi, che personalmente trovo fantastici, in questi utilizzi agrodolce ti piaceranno assai. Alla prossima! Quando?