Mi è balzata in testa questa idea e visto che il tempo ancora c’era, eccola come seconda proposta. Voi lo sapete, dove c’è la possibilità di far galleggiare un po’ di pesce in qualche liquido commestibile io non resisto … fossi un pescivendolo fallirei in pochi giorni per non aver mai pesce da vendere ai clienti!
Nonostante quanto sostenuto nel precedente post, ovvero sia che il movente per minestroni e zuppe è sempre l’avanzo prezioso di verdure, cereali e legumi, questa zuppa me la sono costruita appositamente andando a cercare tutto l’occorrente per la preparazione, d’altra parte la deadline della gara era alla porta.
I ceci sono un legume che amo particolarmente e con il quale si possono fare tante belle cose, fra cui la cecìna o farinata, torta fatta con farina di ceci, oppure dar contorno al baccalà per un’accoppiata storica e direi parecchio vincente. Ma i ceci come del resto altri legumi, si legano bene ai molluschi così l’esperimento valeva ben la pena di essere fatto.
L’idea delle bietole in partenza è stata dettata dall’esigenza di trovare una verdura che oltre a esser degna componente della zuppa fosse di colore verde per un desiderio meramente cromatico. Poi pensando bene, la bietola soprattutto se piccola, tenera e particolarmente dolce, mi pareva il soggetto ideale in questo mix di sapori. Le bietole al pari dei ceci sono peraltro insostituibili compagne in un altro piatto con pesce e di tradizione ligure, le seppie in zimino. Quindi fugati i dubbi che ti vengon sempre quando decidi di provare qualcosa di nuovo, io spesso fra l’altro faccio esperimenti quando ci sono ospiti rischiando non poco, mi son messo al lavoro per un piatto che in fondo non è né complesso né lungo, salvo non dimenticarsi di mettere in ammollo i ceci per le ore necessarie.
Zuppa di ceci e bietole con cozze, vongole e fasolari
Ingredienti per 4 persone
200 gr di ceci
150 gr di bietole piccole
1,5 kg tra cozze, vongole e fasolari
1 scalogno
2 spicchi d’aglio
1/2 cucchiaino di pepe in grani
1 peperoncino
3 cucchiai di olio e.v. d’oliva
sale q.b.
Lessare i ceci, dopo averli tenuti in ammollo per almeno 8 ore, in acqua salata con i grani di pepe. L’acqua deve sovrastare i ceci di 2 o 3 dita, servirà anche per allungare la zuppa. In pentola a pressione saranno sufficienti 45 minuti da quando entra in pressione, altrimenti i tempi raddoppiano, in ogni caso i ceci dovranno essere teneri … i ceci al dente sono un’eresia! Lessare in acqua salata anche le bietole, per 20 minuti circa, dopo di che scolarle e tritarle grossolanamente a coltello. Sciacquare sotto l’acqua corrente le conchiglie, togliendo il bisso alle cozze, ovvero quello stoppino a cui sono attaccate, e raschiandole con un coltellino per pulire bene la superficie. Dopo di che mettere le conchiglie in una casseruola senza acqua con un trito d’aglio e scalogno e con il peperoncino spezzato. Aggiungere l’olio, girare e cuocere con coperchio a fuoco medio fino a che le conchiglie non sono tutte aperte. Tenere da parte il liquido e sgusciare tutti i molluschi. Con una schiumarola tirare fuori dall’acqua di cottura metà dei ceci, e in una scodella schiacciarli con una forchetta fino ridurli in pasta.
Adesso formare la zuppa in una casseruola, con un po’ dell’acqua di cottura dei ceci, i ceci interi, i ceci in pasta, le bietole tritate, i molluschi sgusciati e il loro liquido. Regolare la quantità d’acqua, deve essere brodosa ma non troppo, e rimettere sul fuoco girando per mescolare bene gli ingredienti. Servire ben calda con un giro d’olio a crudo.
Con questa ricetta partecipo all’MTC n. 53 del mese di gennaio 2016
Davvero buonissima questa zuppa! L’accostamento di ogni ingrediente lega perfettamente e regala gusto e sapore con equilibrio…peccato non poterla assaggiare perché sono stra sicura sia una delizia per il palato! Bravissimo!!!
Ciao Susy, scusami il ritardo della risposta ma sono giorni un po’convulsi e mi ritrovo la sera tardi soltanto a giro per social &co. Grazie delle tue parole, e se mi dici che sono riuscito addirittura a trasmetterti gusto e sapore via web, beh dovrò sdebitarmi presto con una degustazione dal vivo!
siccome c’è il link sbagliato alla zuppa precedente (ora lo aggiusto) vado a ritroso come i gamberi (similitudine pertinente) e parto dalla zuppa “concepita” a tavolino. Anche io sono una donna di mare, con un limite enorme, legato alla fortuna di aver sempre potuto mangiare il meglio del meglio. mio padre amava la pesca più di ogni altra cosa e a casa nostra c’era un meta calendario, fatto di lune, di maree, di detti popolari e altri parametri, tutti rigorosamente non scientifici e dannatamente efficaci. Il risultato di questa educazione alimentare a bordo spiaggia è stato un palato che mal sopporta le contaminazioni. Poche-e ottime. Sfumature, e non contrasti. Pennellate lievi,insomma, che si rivelino alleati e non nemici di quella freschezza che sola esalta il sapore del pesce come nient’altro. e qui vedo proprio tutto quello che vorrei in una zuppa col pesce: il pepe nell’acqua di ammollo dei ceci, l’utilizzo del liquido di cottura delle conchiglie e, per il resto, tutto un gioco di dolcezza, nei sapori e anche nella pastosità delle consistenze. Ti aspettavamo all’MTC-e ora ho ben chiaro il perchè.
Dunque oggi è il giorno del tuo compleanno e tutto il relativo baccano che siamo riusciti a combinare sulla rete ti ha fatto sicuramente commuovere ripetutamente, e a chi non sarebbe successo! Ma tu adesso ti stai vendicando e vuoi vedere in lacrime me, confessa! Grazie Alessandra del tuo lungo commento, con le belle immagini dei ricordi di tuo padre e della passione per il mare. Sei riuscita scrivere esattamente quello che credo sia stato il percorso che mi ha portato a pensare questo piatto, lasciandomi guidare dalla mia memoria del gusto, improvvisando un po’ perché per me la cucina è anche questo, anche rigorosamente non scientifica! Sono felice di essere anch’io MTCino
Ecco un altro che fa gli esperimenti con gli invitati. Esattamente come me.
Ma non ti danno del pazzo? A me si, le amiche mi guardano strano, loro fanno esperimenti prima per non fare figuracce…… io no, rischiooooo!
Lo zimino in Liguria è un classicissimo, bietole e ceci a braccetto, poi si aggiungono costine o cotiche oppure seppie o anche niente. Insomma va bene sempre.
La tua zuppa è splendida, da provare ……con gli ospiti 🙂
Certo che mi danno del pazzo, ma io li avviso prima “state per fare da cavie” ma vedo che la cosa li intriga … mah contenti loro, sono loro che rischiano 🙂
La sera della zuppa mtc c’era solo mia moglie, ma in quel caso ero certo che fosse buona, altrimenti l’esperienza a che serve? Grazie ancora a presto!!