Chocolat! Chi lo ha visto non lo dimentica facilmente, raffinato e intrigante come la polvere che lo ha generato. In effetti il cacao è una sostanza magica capace di stupirci sempre, con le sue qualità, con il suo sapore, con la sua impronta decisa e delicata al tempo stesso, e con il quale si può davvero fare di tutto!
E il Cacao Meravigliao ve lo ricordate? Lo sponsor ufficiale della famosa trasmissione degli anni ’80 “Indietro Tutta!”, condotta da Renzo Arbore? Il fatto curioso dell’epoca fu che, nonostante in trasmissione venisse ripetuto più volte che Cacao Meravigliao era una marca assolutamente di fantasia, molti telespettatori si ostinavano a chiedere nei negozi il misterioso prodotto … vedi te a volte come la pubblicità sia peggio delle droghe pesanti, in tema di danni irreversibili al cervello!
Sul cacao e dintorni non basterebbe un fiume di parole per elencare tutte le vicende e connessioni che lo riguardano, a partire da tremila anni fa, come ci ricorda l’insegna della foto, quando la civiltà Maya già ne faceva uso per bevande energetiche e cerimoniali. Al cacao e alla cioccolata vengono dedicate in tutto il mondo veri e propri festival, fiere di settore, libri ed enciclopedie, club per appassionati ed estimatori, per non parlare della miriade di produzioni di qualità di praline e cioccolate dai mille gusti esistenti in tutto il mondo! Insomma un universo davvero … ah, dimenticavo i gelati! E l’uovo di pasqua?
Per me quando si parla di cioccolata si intende solo quella extra fondente, meglio se amara; un po’ perché non amo così tanto i dolci troppo dolci, ma forse anche perché è quella che si avvicina di più al sapore vero del cacao.
Nell’immaginario collettivo, cacao e cioccolata portano immediatamente ad associare l’immagine dei dolci. Certo che se ne possono realizzare infinite versioni di dolci a base di cacao, non v’è dubbio alcuno, e anche parecchio buoni, e non importa ricordarli. Ma poi se ci pensiamo bene è proprio la cioccolata fondente e un po’ amara quella che si presta di più ad accostamenti azzardati e che ci portano a immaginare che il cacao si possa usare come ingrediente nelle preparazioni più impensate.
E che ne dite della cioccolata al peperoncino, o delle scorze di arancio candite ricoperte di cioccolato? In dosi congrue, sono un’ottima cura contro la depressione e lo stress, non meno efficaci della cioccolato-terapia, dove nei centri benessere la cioccolata ti viene spalmata sulla pelle come tonificante per la muscolatura e rivitalizzante per la pelle, nelle donne pare capace di combattere anche la cellulite!
Mi rendo conto di non aver ancora detto che il cacao non nasce in drogheria ma è il frutto di uno splendido albero originario dell’America meridionale, sempreverde, alto fino a 10 metri, con degli splendidi frutti ovali e colorati tipo palla da rugby, all’interno dei quali ci sono i miracolosi semi che vengono essiccati e macinati … et voilà, il cacao! In sintesi ovviamente, in realtà la lavorazione è un po’ più articolata. Mi torna in mente l’incontro organizzato da Slow Food, a cui ho partecipato qualche settimana fa (vedi puntata “un alleanza che guarda al futuro”), tra cuochi e presidi Slow Food, dove fu affascinante il racconto di uno chef venuto da Caracas, che ci ha illustrato il suo impegno per salvare le varietà di piante del cacao presenti in Venezuela (una ventina circa!), e di come lavorava con questo prodotto nel suo ristorante; e mentre parlava ha fatto girare in sala un cestina con dei pezzi di cioccolato amaro realizzato con queste varietà, non vi dico il sapore e il conseguente mugolio diffuso!
Ma ritorniamo alla nostra tavola, che aspetta anche questa settimana di vedere cosa riusciamo a combinare!
Dunque, non abbiamo detto che si può fare di tutto? Perciò …
Pollo al cacao amaro
Ingredienti per 4 ospiti: 1 kg di sovracosce di pollo (in alternativa petti di pollo tagliati a pezzi), 1 cipolla bianca, 2 romaioli di brodo vegetale, 10 pomodorini piccadilly, 2 cucchiai di cacao amaro in polvere, una manciata di mandorle sgusciate, 2 cucchiai di semi di sesamo, peperoncino tritato, sale, 1 cucchiaio di olio e.v. di oliva
Togliete la pelle del pollo eventualmente presente ed il più possibile il grasso. Affettate la cipolla e mettetela in un largo tegame con l’olio e il peperoncino, accendete la fiamma e appena è caldo fate leggermente dorare il pollo girandolo per 2 o 3 minuti. Salate, aggiungete il brodo e fatelo cuocere incoperchiato per circa mezz’ora a fuoco medio. Controllate di quando in quando girandolo. A cottura ultimata adagiate i pezzi di pollo in una pirofila da forno. Tritate le mandorle abbastanza finemente e mettetele a tostare per 5 minuti assieme al sesamo nel sughetto di cipolle rimasto nel tegame. Se dopo la cottura del pollo fosse rimasto ancora molto liquido, fatelo prima ritirare. Adesso unite i pomodorini tagliati a pezzetti e proseguite la cottura per altri 5 minuti in modo da amalgamare i sapori. Aggiungete adesso il cacao in polvere e proseguite altri 5 minuti a formare una crema omogenea. Ricoprite adesso il pollo con il condimento e mettete la pirofila in forno che avrete preriscaldato a 200 gradi, per circa 20 minuti.
Servite nei piatti di portata accostandolo con un vino rosso non troppo corposo.
Non dite niente ai vostri ospiti, e vediamo se indovinano che cosa ci avete messo dentro!